Greggio, prezzi proseguono discesa su balzo scorte Usa
LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio si muovono in deciso ribasso, proseguendo il calo della sessione precedente sulla scia dell'aumento delle scorte di greggio statunitense, in un contesto di offerta abbondante e deboli dati relativi alle raffinerie.
I futures sul Brent scambiano a 69,79 dollari il barile intorno alle ore 12,30 italiane, in ribasso di 1,2 dollari rispetto all'ultima chiusura.
I futures sul greggio Usa arretrano di 1,06 dollari a quota 60,36, dopo aver perso il 2,5% il giorno prima.
Il Brent è indirizzato verso il maggior ribasso su base settimanale in 12 settimane e il greggio Usa in 15 settimane.
Le scorte di greggio statunitense sono aumentate la scorsa settimana, arrivando ai livelli più alti da luglio del 2017, secondo i dati Eia. Un inatteso accumulo delle riserve è stato evidenziato anche dai numeri Api di martedì.
Oltre alla debole domanda di greggio delle raffineria, l'aumento delle scorte giunge sulla scia delle previste vendite di riserve petrolifere strategiche statunitensi sul mercato commerciale.La produzione di greggio statunitense è aumentata di 100.000 barili al giorno (bpd) a 12,2 milioni di barili al giorno, sfiorando il record di 12,3 milioni di barili al giorno raggiunto il mese precedente.
Sul mercato pesa anche la continua guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, che penalizza la crescita economica e di conseguenza le previsioni per la domanda petrolifera.
A contrastare questi fattori ribassisti sui prezzi hanno contribuito le crescenti tensioni politiche tra Iran e Stati Uniti, insieme ai tagli all'offerta da parte dell'Opec.
Secondo Bnp Paribas gli alti livelli delle scorte suggeriscono che l'Opec probabilmente manterrà in vigore i tagli volontari all'offerta.
Tradotto da Redazione Gdynia, email enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, Reuters messaging: enrico.sciacovelli.thomsoreuters.com
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